Come riconoscere il Morbo di Alzheimer

[…] “Faccio un po’ fatica: tutto ciò che mi rimane è il momento presente ed è strano. Non trovi?”

“Perché lo è?”

“Anni di terapia per dimenticare il dolore e ci voleva l’Alzheimer.”

“Già. L’Alzheimer.”

“Non lo sapevi? O non lo avevi capito? Pensavi che fossi semplicemente vecchia? Usata? Da buttare? Pensavi che fossi una demente e basta?” […]

(Tratto da “Il grillo narrante: non c’è mai fine” di Massimiliano Gaudino).

 

Il morbo di Alzheimer è una forma comune di demenza, termine generalmente usato per indicare la perdita di memoria e altre specifiche abilità intellettuali aggravando significativamente la vita quotidiana di una persona.

Nello specifico alcuni segni e sintomi per riconoscere questa malattia:

  • Perdita di memoria, è il segnale più comune. Le dimenticanze sono soprattutto su informazioni apprese di recente. Infatti, la persona risulta essere ripetitiva nelle domande e affermazioni;
  • Problematicità nel seguire un programma o nella soluzione di problemi, si hanno difficoltà a fare di calcolo, a restare concentrati e viene impiegato un tempo maggiore prima di iniziare un’attività;
  • Difficoltà a completare le attività quotidiane, si sperimentano difficoltà nella gestione di budget familiari o di guidare la macchina;
  • Difficoltà di orientamento nello spazio e nel tempo, spesso vengono dimenticate le date o le stagioni e possono dimenticare dove si trovano e come ci sono arrivati in un certo posto;
  • Problemi nel parlare e nello scrivere, nello specifico hanno difficoltà con le parole e a seguire una conversazione;
  • L’umore e la personalità possono avere variazioni, possono diventare depressi, sospettosi, ansiosi o spaventati. Spesso sono suscettibili con i propri cari o con gli estranei.

L’Alzheimer è una malattia che colpisce direttamente la persona e i caregiver, provocando disagio, dispiacere e emozioni di tristezza e ansia.

Chiedere aiuto psicoterapeutico nelle fasi inziali della diagnosi e nella fase avanzata è fondamentale per gestire al meglio la dimensione emotiva e i diversi cambiamenti quotidiani.

Dott. Massimiliano Gaudino